Chiesa di San Martino
La Chiesa di San Martino si trova in via del Porrione, a pochi passi da Piazza del Campo. Una delle prime chiese di Siena è ricordata già nel secolo VIII, anche se l’aspetto attuale si deve all’architetto Giovanni Fontana, che la progettò nelle forme del tardo manierismo romano nel 1613. L’interno, dotato di unica navata, è a croce latina con profondo presbiterio.
Lungo la navata sinistra, sul primo altare, si trova un’opera di Raffaello Vanni. Sul terzo altare, invece, è collocato un capolavoro dell’artista senese Domenico Beccafumi: una Natività di Gesù del 1524. Sul quarto altare è posta una notevole Madonna col Bambino in marmo di Giuseppe Mazzuoli.
Sulla parete destra, incastonata all’interno di una tela di Crescenzio Gambarelli, è collocata una piccola Madonna col Bambino trecentesca di Naddo Ceccarelli, allievo di Simone Martini. Sul secondo altare si trova un capolavoro di Guido Reni del 1636 raffigurante la Circoncisione, e al terzo una prestigiosa tela, annerita purtroppo da un incendio, del Guercino che ritrae il Martirio di San Bartolomeo (1637). Insieme al dipinto del Beccafumi, l’opera del Reni rappresenta il capolavoro pittorico della chiesa. Inoltre si incontra una Memoria sepolcrale di Giulio Mancini, illustre medico senese e amante d’arte, realizzata dal fiorentino Francesco Morelli. A seguire si trova un altare di stampo barocco con un San Tommaso da Villanova, scolpito da Giovanni Antonio Mazzuoli.
Sull’altare maggiore si nota un grandioso esempio di scultura barocca senese: gli Angeli che portano in cielo il tabernacolo eucaristico realizzati nel 1700 da Giuseppe Mazzuoli. Sul fondo, in posizione rialzata, una statua policroma forse cinquecentesca raffigurante San Nicola da Tolentino: quest’ultima si trova sull’originale altare della chiesa arretrato per far spazio a quello del Mazzuoli. La volta della chiesa, così come la cupola, è decorata da affreschi attribuiti ad Annibale Mazzuoli.