Dedicata a San Vigilio vescovo e martire, la chiesa di San Vigilio, oggi sede della cappella Universitaria, è tra i più notevoli scrigni della Siena barocca.
Le origini dell’edificio, fondato dalla famiglia Ugurgieri e situato in via di San Vigilio, a poche centinaia di metri da piazza del Campo, risalgono all’XI secolo ed esso fu abitato fino al 1420 dall’ordine dei Camaldolesi, prima di entrare in possesso di alcuni personaggi illustri della città. Si deve all’ordine dei Gesuiti, proprietari della chiesa dal 1561 al 1775, l’assetto spaziale tuttora esistente.
All’interno notevole è la commistione tra pittura, scultura e architettura. La volta è decorata con quindici tele di Raffaello Vanni dedicate al Giudizio Universale. Sono da segnalare anche alcune opere scultoree come, nella terza cappella di sinistra, la cosiddetta cappella del Crocifisso, due splendidi busti seicenteschi di Giuseppe Mazzuoli raffiguranti Pietro De Vecchi e la moglie Giulia Verdelli. Il Crocifisso bronzeo, a cui la cappella deve il nome, è attribuito alla mano di Pietro Tacca.
La tela dell’altare principale è opera del Cavalier Calabrese, Mattia Preti, e raffigura la Gloria di Sant’Ignazio. Le due tele poste ai lati, invece, sono opere di fine Cinquecento di Francesco Vanni.