Il Palazzo Chigi-Zondadari, in origine Palazzo Mezzolombardi-Rinaldini (Maconi), uno dei palazzi più grandi, emblematici e rappresentativi della città, si affaccia su Piazza del Campo, all’angolo tra via Rinaldini (il Chiasso Largo) e la Piazza stessa.
In origine formato da quattro case, nel 1724, su progetto dell’architetto romano Antonio Valeri, il palazzo venne trasformato totalmente per volontà di Giuseppa Flavio Chigi Zondadari (anticamente Zendadari, cioè mercanti di stoffe di seta detti zendadi) e già intorno all’ottobre del 1726 si era giunti a metà dell’opera (a questa data compare alla direzione dei lavori il nome di un nuovo architetto, Pietro Hustini).
La linea, le forme e l’architettura del palazzo richiamano i modelli romani del settecento ed in particolare l’opera di Carlo Fontana, attivo a Siena per la famiglia Chigi.
All’interno del palazzo è possibile ammirare alcune sale al piano nobile ed all’ultimo piano affrescate da Marco Benefial, Placido Costanzi e Giuseppe Colignon. Vi sono anche tempere su tela, con vedute architettoniche, sul gusto dei Bibbiena, di Giovanni Battista Marchetti detto il Pianpianino.