Ravacciano, una realtà tutta da scoprire
Ravacciano è sicuramente uno dei quartieri più conosciuti della città: sarà per la sua nascita, negli anni del regime fascista, sarà per la presenza al suo interno di alcuni luoghi famosi, come il santuario di San Francesco o la chiesa dell’Alberino.
Rappresenta, nell’immaginario di ogni senese, una realtà viva e attiva della città, interna ad essa, non certo un quartiere periferico.
Iniziando la nostra ricerca, siamo voluti partire dal cuore pulsante di Ravacciano, il Circolo Arci in via Duccio di Boninsegna. “Circa quattro anni fa, mi sono avvicinata al Circolo con l’intento di rianimare un contesto ormai spento” così ci racconta Miranda, la Presidente.
“Eventi umanitari, coinvolgimento di Associazioni di volontariato, intrattenimento ludico per bambini ed anziani del quartiere: così ho stravolto l’ambiente ricreando un’atmosfera familiare che ormai si era persa”
Miranda ci ha intrattenuto raccontandoci nel dettaglio gli eventi che il Circolo organizza durante la settimana e per le festività, come ad esempio il burraco tutti i martedì, o il biliardo di mercoledì.
“Nasce negli anni Sessanta e tra i personaggi famosi che vivono qui a Ravacciano ci sono…” Miranda continua elencandoci le figure storiche che tutta Siena conosce e che, il giorno successivo, incontriamo al Circolo, di persona.
“Il quartiere incontra il suo massimo sviluppo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Mi ricordo che c’erano addirittura dodici negozi (macelleria, tabaccheria, alimentari, latteria, pescheria, negozio di vernici, abbigliamento…), un campo di bocce e, al tempo, il nostro luogo di ritrovo era La Buca del Rospo, ufficialmente chiamato Circolo Aurora, in via Francesco di Valdambrino, trasferito nel 1967 all’odierna collocazione” Queste le parole di Siro, seduto davanti a noi, con accanto il signor Rossi ed altri…
“Ci conoscevamo tutti (il quartiere nasce infatti nel periodo della ricostruzione di Salicotto, quando i suoi abitanti vennero trasferiti a Ravacciano) e le porte di casa erano sempre aperte: frequentavamo la scuola assieme e, dopo, ci ritrovavamo in giro…e in chiesa! Avevamo un bel gruppetto e ci divertivamo a compiere scorribande”.
Siro ci racconta alcuni aneddoti della propria infanzia “andavamo tutti insieme a rubare la frutta alla fattoria del Bellocci (ex barbaresco della Contrada del Bruco). Era la fine degli anni Cinquanta. Come nei film, tra di noi c’era sempre il più goffo, che rimaneva indietro quando scappavamo dalla furia del fattore e le frustate toccavano sempre a lui! Il Lusini invece di scappare, piangeva e non reagiva!”
Siro ci racconta anche il modo nel quale da bambini riuscivano a racimolare i primi soldi “C’era qui a Ravacciano un piccolo boschetto con un allevamento di capre: portavamo al proprietario le ghiande che raccoglievamo in giro, in cambio di 5 o 10 lire”.
Insieme a Siro, si avvicinano a noi, nel frattempo, altri frequentatori del Circolo che ci narrano altre particolarità e aneddoti che riguardano il quartiere: il macellaio Cicogna “che si mangiava, con la famiglia due o tre bovi all’anno”, il ciabattino Rulli che diceva sempre le barzellette, soprattutto quando beveva.
Alberto Ciacci, Silvio Gabrielli, Accafiero (?), Paolo Rosini, i Rossi (padre e figlio) e il conosciuto Ciani sono solo alcuni dei personaggi – protagonisti del quartiere di Ravacciano, uno dei più antichi di tutta Siena, con tante storie da raccontare e con mille altre, ancora, pronte per essere scritte…
Ringraziamo chi ci ha aiutato nella nostra ricerca, in particolare Miranda, Siro e il “Circolo” che ci ha aperto le sue porte come una grande famiglia!
Annalisa Marroni / Jacopo Rossi Napoli
Il soprannome del ciabattino non e’ rulli bensì ruglie. Dal nome Aurelio. Da bambina andavo nella sua bottega a riprendere qualche paio di scarpe e lui aveva sempre qualche storia incredibile da raccontare. Era sempre allegro . accafiero invece credo si riferisca a mio zio cafiero assiduo frequentatore della buca e del circolo e gestore con la zia marina della mitica bottega nel rialto “da cafiero”
La nuova gestione del Circolo Arci di Ravacciano ha veramente stravolto, in senso positivo, i rapporti ed i contatti degli abitanti del quartiere, coinvolgendo, con le sue innumerevoli iniziative: anziani, giovani e bambini.